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mercoledì 31 agosto 2016

Questa letteratura rivoluzionerà il mondo intero

Srimad Bhagavatan 1.8.20 — Mayapura, 30 settembre 1974 tad-vāg-visargo janatāgha-viplavaḥ. Qualsiasi composizione in cui vi sia da qualche parte, o talvolta, la glorificazione del Signore Supremo… qualsiasi letteratura …tad-vag-visto…janatāgha-viplavaḥ… Tale letteratura è rivoluzionaria. Rivoluzionaria. viplavaḥ. viplava significa rivoluzione. Che tipo di viplava? Proprio come, nella rivoluzione, un partito politico vince su un altro partito politico [...more]

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Lo scopo di scrivere dovrebbe essere quello di glorificare il Signore

Srimad Bhagavatan 1.5.9-11 — New Vrindaban, 6 giugno 1969 Così come c’é una distinzione fra corvi e cigni allo stesso modo c’é distinzione tra una persona cosciente di Krsna e una persona ordinaria. Le persone ordinarie sono paragonate ai corvi e le persone completamente coscienti di Krsna sono come i cigni e le anatre. tad-vāg-visargo [...more]

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Impegniamo la gente a qualificarsi per vedere Krishna

Bhagavad-Gita 7.2 — Nairobi, 28 ottobre 1975 Brahmānanda: Si dice che dai Veda apprendiamo che Krsna è illimitato, soprattutto quando ha svolto la Sua rāsa-līlā con le gopī. Quindi, se Krishna è illimitato, perché non ha… Ospite indiano: …non Si è manifestato a tutto il mondo in modo che tutti gli esseri viventi avrebbero potuto [...more]

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Ho semplicemente creduto a quello che mi ha detto il mio Guru Marahja

Conferenza — New York, 9 luglio 1976 La persona intelligente dovrebbe sapere quali sono le diverse condizioni di vita. Ma loro non lo sanno. L’altro giorno il nostro Dr. Svarūpa Dāmodara diceva che qualunque miglioramento scientifico o miglioramento didattico hanno fatto, mancano due cose. Non sanno cosa sono questi differenti pianeti nel cielo. Loro non [...more]

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Se per cinquant’anni una persona canta Hare Krishna è sicura di raggiungere la perfezione

Bhagavad-Gita 7.14 — Amburgo, 8 settembre 1969 Ospite: E’ possibile, in questa vita, che succeda che uno cada? Prabhupāda: E’ possibile in un secondo, ammesso che tu non sia serio. Non è difficile. Krishna-bhakti: bahūnāṁ janmanām ante jñānavān māṁ prapadyate (BG 7.19) “Dopo molte, molte nascite, quando uno è intelligente, saggio, completamente cresciuto, saggio, si [...more]

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Prima di tutto nasci dove Krishna è presente al momento

Bhagavad-Gita 2.14 — Messico, 14 febbraio 1975 Hṛdayānanda: Se ci purifichiamo, percepiamo la nostra relazione che abbiamo con la Persona Suprema? Prabhupāda: Sì, quello è il fulcro della purificazione. Hṛdayānanda: (traduce in spagnolo) Hanumān: Prabhupāda, vorrei sapere, se non vi è nascita nel mondo spirituale, come facciamo a rientrare nel mondo spirituale? Prabhupāda: Per nascita [...more]

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Senza predicare, senza comprendere la filosofia non puoi mantenerti forte

Passeggiando mattutina — Los Angeles, 12 dicembre 1973 Umāpati: Stavamo discutendo le possibilità di inserire devoti in uffici politici, e siamo arrivati alla sorprendente scoperta che noi rappresentiamo quasi tutto ciò che è contro i valori occidentali. Noi rappresentiamo l’austerità, rappresentiamo la coscienza di Dio, rappresentiamo restrizione sulla libertà sessuale, sull’intossicazione. Tutti i quattro principi [...more]

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Krishna è situato nel cuore di ognuno

Srimad Bhagavatan 1.15.1 — New York, 29 novembre 1973 Ognuno di noi è connesso molto intimamente a Krishna, e Krishna è seduto nel cuore di ognuno. Krishna è così gentile che sta semplicemente aspettando: “Quando questo mascalzone volterà il suo sguardo verso di Me?” Lui è semplicemente così gentile. Ma noi esseri viventi siamo così [...more]

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Lo Śrīmad-Bhāgavatam ha a che fare semplicemente con la Bhakti

Srimad Bhagavatan 3.26.11-14 — Bombay, 23 dicembre 1974 Vyāsadeva, dopo aver scritto tutta la letteratura Vedica, non era soddisfatto. Ha scritto i quattro Veda, poi i Purāṇa -i Purāṇa sono supplementari ai Veda- e poi il Vedānta-sūtra, l’ultima parola della conoscenza Vedica. Il Vedānta-sūtra. Ma lui non era soddisfatto. Così, Nārada Muni, il suo maestro [...more]

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Tentiamo d’educare i Mudha

Bhagavad-Gita 3.27 — Madras, 1 gennaio 1976 Krishna, quando era presente su questo pianeta, ha dimostrato praticamente che Egli controllava tutti, ma nessuno controllava Lui. Questo è īśvara. Questo si chiama parameśvara. Tutti possono essere īśvara. Tutti possono essere dio. Ma il Dio divinità è Krishna. nityo nityānāṁ cetanaś cetanānām (Kaṭha Upaniṣad 2.2.13) Dovremmo capirlo [...more]

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La pace



La pace
Ogni volta che accetti profondamente questo
momento così com'è - nella forma in cui è
- sei sereno, sei in pace.
La felicità e l'infelicità non vanno così in profondità.
Sono onde sulla superficie del tuo essere.
La pace profonda che hai dentro ti rimane immutata
qualunque siano le condizioni esterne.
(Tratto da "Il potere di adesso" - Eckart Tolle)


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martedì 30 agosto 2016

La vita e la Memoria di Helga Schneider diventano film: il commento di Marco Ferrini

Cara Helga, buondì!
Prego il Signore che stia bene e si senta spiritualmente ispirata.
Il tema da lei sviluppato, la relazione famigliare, e in particolare quella personale madre-figlia, all'interno di quel tragico contesto storico, crea un sapore certamente particolare. E, sentendo la necessità di dirglielo fin dai primi capitoli letti, colgo l'occasione per farle ora vivi complimenti per il sapiente uso della lingua italiana: un uso così efficace da far invidia a noti scrittori di madre lingua.
Per consentirle di meglio conoscermi, le accenno qualcosa alla  relazione tra lo sfondo su cui si stagliano le sue narrazioni e me. La Storia in generale mi ha da sempre appassionato e, per motivi che non ho ancora soddisfacentemente sondato, quella del Terzo Reich: la sua inspiegabile ascesa, la sua conquista del potere, la sua disfatta e i processi che ne son seguiti, in particolare quelli ai gerarchi nazisti celebrati a Norimberga e quello ad Adolf Heichman a Gerusalemme. Però, nonostante le non poche letture e le conversazioni con i rari testimoni storici, con i loro stretti parenti, con esperti di questioni politiche e sociali germaniche ed ebraiche, sento che per capire mi sfugge ancora qualcosa di fondamentale, e inquietante.
Con stima e affetto,
Marco Ferrini (Matsyavatara Das)

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Autore, filosofo e guida spirituale. Fondatore e Presidente del Centro Studi Bhaktivedanta e Direttore dell'Accademia di Scienze Tradizionali dell'India. Dal 1976 si dedica allo studio e all'insegnamento della psicologia, filosofia, scienza e spiritualità della tradizione Yoga e Bhakti nel contesto del sapere millenario dei Veda, riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Con la sua opera, ripropone in chiave attualizzata il pensiero spirituale dell'India nel dialogo tra Oriente e Occidente, tra contemporaneità e tradizione. È Adjunct Professor della Dev Sanskriti University di Haridwar. Nel 2012 il Rettore di questa Università e il Presidente dell'India lo hanno insignito del titolo Honoris Causa di Ph.D Doctor in Philosophy, "in riconoscimento del suo contributo alla divulgazione nel mondo della conoscenza vedica per il miglioramento e il Benessere dell'umanità".

 

Dalla letteratura al cinema. La vita e la Memoria di Helga Schneider diventano film


L'assessore Mezzetti incontra la scrittrice tedesca. Presto un film dal titolo 'Let me go', tratto da una sua opera
    
Un incontro amichevole, e fortemente voluto, quello dell'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, con la scrittrice tedesca Helga Schneider, nota a livello internazionale per aver raccontato la sua tormentata storia di figlia abbandonata da una madre nazista, sterminatrice nel campo di Auschwitz-Birkenau.
I suoi due long seller "Il rogo di Berlino" e "Lasciami andare, madre" hanno attraversato generazioni di lettori, e sono spesso usati nelle scuole come testi didattici e di approfondimento per conoscere e comprendere gli orrori del nazismo e la storia del '900.
Helga Schneider vive da oltre 50 anni a Bologna, scegliendo la lingua italiana e non la tedesca per i suoi romanzi; invitata in tutto il mondo a testimoniare la sua esperienza e il suo impegno nella preservazione della Memoria, la Schneider è molto attiva anche sul territorio proprio con le giovani generazioni, con cui spesso si rapporta e confronta, trasmettendo la sua esperienza di vita, ricevendo anche un riconoscimento ufficiale dell'Anpi.
Forte di questo impegno e appreso dell'imminente uscita del film "Let me go" –  importante produzione inglese diretta dalla regista indipendente Polly Steele, che vanta tra l'altro le musiche composte da Philip Selway dei Radiohead – l'assessore Mezzetti ha invitato la scrittrice in viale Aldo Moro, nella sede della Regione, ritenendo doveroso il tributo di un territorio a una delle sue cittadine più autorevoli e impegnate.

"La figura di Helga Schneider- afferma l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti- è importantissima e particolare. Siamo abituati ad ascoltare testimonianze di chi ha vissuto il periodo nazi-fascista come partigiano, invece la sua è collegata a chi è sempre stato l'oggetto delle lotte partigiane. La signora Schneider, con coraggio, ha dato voce a chi, come lei, è stato a sua volta vittima innocente della follia di Hitler e del nazismo". "Il nostro incontro- continua l'assessore- rafforza l'importanza del lavoro sulla Memoria, che l'Emilia-Romagna ha consolidato con l'approvazione della nuova legge regionale, perché una persona che non sa che cosa ha fatto e da dove viene non sa nemmeno che cosa vuole. E in questa sinergia con associazioni e istituti storici del territorio, la parte relativa alle testimonianze dirette, soprattutto nelle scuole e con gli studenti, sarà molto importante".
"Anche il popolo tedesco ha sofferto moltissimo durante il periodo nazista- ha riferito la Helga Schneider all'assessore- soprattutto i bambini. Si parla molto poco di questo e io posso testimoniarlo. Trovo molto importante andare nelle scuole a raccontare la mia esperienza, spiegare ai ragazzi, confrontarmi con loro e rispondere alle loro domande".
Schneider ha raccontato che, isolato dal resto del mondo dal sistema nazista, il popolo tedesco disponeva solo dell'informazione controllata dal regime. "I miei in cantina- ha spiegato durante l'incontro- ascoltavano di nascosto la BBC, rischiando molto, perché era proibito. In questo modo capivamo che quanto Goebbels raccontava erano delle bugie incredibili! Oggi viviamo in un'era tecnologica in cui le informazioni sono disponibili dopo pochi minuti. Tutto ciò è meraviglioso ma anche pericoloso, soprattutto per i più giovani, perché comporta a una forte esposizione a propagande terroristiche".
Ha raccontato poi la vicenda della madre: "Mi disse di aver fatto un corso di disumanizzazione per poter lavorare dentro i campi di concentramento. Soprattutto le guardiane delle SS dovevano essere in grado di sopportare la vista delle crudeltà. Questo lavaggio del cervello le è rimasto per tutta la vita".

lunedì 29 agosto 2016

Tutti siamo persone individuali e anche Krishna è una persona individuale

CC Adi-lila 7.7 — Mayapur, 9 marzo 1974 Tutti noi esseri viventi siamo persone individuali, e anche Krishna è una persona individuale. Questa è conoscenza. nityo nityānāṁ cetanaś cetanānām eko yo bahūnāṁ vidadhāti kāmān (Kaṭha Upaniṣad 2.2.13). Anche Krishna, o Dio, è nitya, eterno e anche noi siamo nitya, eterni. na hanyate hanyamāne śarīre (BG [...more]

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Chi è intelligente adotterà questo metodo

Bhagavad-Gita 9.1 — Melbourne, 29 giugno 1974 Madhudviṣa: Si chiede qual è la conoscenza che Krishna ha rivelato ad Arjuna. Prabhupada: Sì, Krishna ha richiesto: “Mascalzoni, abbandonatevi a Me”. Siete tutti mascalzoni; arrendetevi a Krishna. Allora la vostra vita avrà successo. Questa è la somma e la sostanza degli insegnamenti di Krsna. sarva-dharmān parityajya mām [...more]

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Non siete fatti per morire, ma la natura vi costringe

Bhagavad-Gita 9.1 — Melbourne, 29 giugno 1974 namo mahā-vadānyāya kṛṣṇa-prema-pradāya te kṛṣṇāya kṛṣṇa-caitanya- nāmne gaura-tviṣe namaḥ (CC Madhya 19.53) Quando Śrīla Rūpa Gosvāmī incontrò Śrī Caitanya Mahāprabhu a Prayāg… C’è un luogo, un luogo sacro in India, che si chiama Prayāga. Śrī Caitanya Mahāprabhu, dopo aver accettato l’ordine di rinuncia, il sannyāsa, Si recò a [...more]

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Dio è il Predominante. Noi siamo dominati.

Srimad Bhagavatan 5.5.2 — Hyderabad, 11 aprile 1975 Finché siamo a questo livello materiale di concetto del corpo ci sarà distinzione: “Io sono indiano, tu sei americano, tu sei inglese, tu sei questo, quello”; molte cose, molte designazioni. Pertanto, se si vuole elevarsi fino al livello di realizzazione spirituale, allora la formula è: sarvopādhi-vinirmuktam. sarvopādhi-vinirmuktaṁ [...more]

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Che valore ha la democrazia? Tutti stupidi e mascalzoni

Bhagavad-Gita 1.31 — Londra, 24 luglio 1973 catur-vidhā bhajante māṁ sukṛtina. sukṛtina significa ‘pio’. kṛtī significa ‘molto esperto ad agire nelle attività mondane’. Quindi uno che è impegnato in attività virtuose, è chiamato sukṛtī. Ci sono due tipi di attività: attività empie, peccaminose e attività pie. Così, uno che va a pregare in chiesa o [...more]

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Non perdete tempo con queste cosiddette sofferenza e felicità

CC Madhya-lila 20.103 — Washington, D.C., 8 luglio 1976 Ci sono tante cose con cui dobbiamo lottare. Anche gli scienziati moderni la chiamano lotta per la sopravvivenza. Non è una situazione molto tranquilla. La stessa questione fu sollevata da Sanātana Gosvāmī: “Perché ci deve essere questa la lotta per sopravvivere? Perché non una vita facile, [...more]

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Sono impazziti per Dio?

Srimad Bhagavatan 1.2.5 — Aligarh, 9 ottobre 1976 Ora siete in questo Paese, si suppone in India, e la prossima vita, poiché dovete cambiare il vostro corpo, la prossima vita può essere che non prendiate nascita in India. Potreste aver preso nascita nei pianeti celesti o nella società animale. Perché non vi è alcuna garanzia. [...more]

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Educare la gente a divenire Yogi di prima classe

Bhagavad-Gita 2.24 — Hyderabad, 28 novembre 1972 Un brāhmaṇa prega Krishna: “Caro Signore, sono diventato il servo dei miei sensi”. Qui ognuno è servo dei propri sensi. Si vuole godere dei sensi. Non godono – vogliono servire i sensi. La mia lingua dice: “Per favore, portami in questo e quel ristorante, e dammi questo o [...more]

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Il movimento per la coscienza di Krishna intende dare cibo, dieta e medicina all’anima

Srimad Bhagavatan 1.8.33 — Los Angeles, 25 aprile 1972 Il comfort del corpo non vi salverà. Supponiamo che un uomo sia collocato molto confortevolmente. Vuol dire che egli non morirà? Morirà. Quindi il semplice comfort del corpo non è sufficiente per la vostra esistenza. La sopravvivenza del più adatto. La lotta per l’esistenza. Così, quando [...more]

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Istruire ognuno a diventare divino

Bhagavad-Gita 16.6 — Hawaii, 2 febbraio 1975 evaṁ paramparā-prāptam imaṁ rājarṣayo viduḥ (BG 4.2). Esattamente così. Qui il Sole è una parte insignificante della creazione del Signore. E il Sole ha così tanto splendore, coi raggi del suo corpo, che illumina e riscalda l’intero universo. Non si può negarlo. Questa è la funzione del Sole. [...more]

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Dalla letteratura al cinema. La vita e la Memoria di Helga Schneider diventano film

Cara Helga, buondì!
Prego il Signore che stia bene e si senta spiritualmente ispirata.
Il tema da lei sviluppato, la relazione famigliare, e in particolare quella personale madre-figlia, all'interno di quel tragico contesto storico, crea un sapore certamente particolare. E, sentendo la necessità di dirglielo fin dai primi capitoli letti, colgo l'occasione per farle ora vivi complimenti per il sapiente uso della lingua italiana: un uso così efficace da far invidia a noti scrittori di madre lingua.
Per consentirle di meglio conoscermi, le accenno qualcosa alla  relazione tra lo sfondo su cui si stagliano le sue narrazioni e me. La Storia in generale mi ha da sempre appassionato e, per motivi che non ho ancora soddisfacentemente sondato, quella del Terzo Reich: la sua inspiegabile ascesa, la sua conquista del potere, la sua disfatta e i processi che ne son seguiti, in particolare quelli ai gerarchi nazisti celebrati a Norimberga e quello ad Adolf Heichman a Gerusalemme. Però, nonostante le non poche letture e le conversazioni con i rari testimoni storici, con i loro stretti parenti, con esperti di questioni politiche e sociali germaniche ed ebraiche, sento che per capire mi sfugge ancora qualcosa di fondamentale, e inquietante.
Con stima e affetto,
Marco Ferrini (Matsyavatara Das)

L'assessore Mezzetti incontra la scrittrice tedesca. Presto un film dal titolo 'Let me go', tratto da una sua opera

    
Un incontro amichevole, e fortemente voluto, quello dell'assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, con la scrittrice tedesca Helga Schneider, nota a livello internazionale per aver raccontato la sua tormentata storia di figlia abbandonata da una madre nazista, sterminatrice nel campo di Auschwitz-Birkenau.
I suoi due long seller "Il rogo di Berlino" e "Lasciami andare, madre" hanno attraversato generazioni di lettori, e sono spesso usati nelle scuole come testi didattici e di approfondimento per conoscere e comprendere gli orrori del nazismo e la storia del '900.
Helga Schneider vive da oltre 50 anni a Bologna, scegliendo la lingua italiana e non la tedesca per i suoi romanzi; invitata in tutto il mondo a testimoniare la sua esperienza e il suo impegno nella preservazione della Memoria, la Schneider è molto attiva anche sul territorio proprio con le giovani generazioni, con cui spesso si rapporta e confronta, trasmettendo la sua esperienza di vita, ricevendo anche un riconoscimento ufficiale dell'Anpi.
Forte di questo impegno e appreso dell'imminente uscita del film "Let me go" -  importante produzione inglese diretta dalla regista indipendente Polly Steele, che vanta tra l'altro le musiche composte da Philip Selway dei Radiohead - l'assessore Mezzetti ha invitato la scrittrice in viale Aldo Moro, nella sede della Regione, ritenendo doveroso il tributo di un territorio a una delle sue cittadine più autorevoli e impegnate.

"La figura di Helga Schneider- afferma l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti- è importantissima e particolare. Siamo abituati ad ascoltare testimonianze di chi ha vissuto il periodo nazi-fascista come partigiano, invece la sua è collegata a chi è sempre stato l'oggetto delle lotte partigiane. La signora Schneider, con coraggio, ha dato voce a chi, come lei, è stato a sua volta vittima innocente della follia di Hitler e del nazismo". "Il nostro incontro- continua l'assessore- rafforza l'importanza del lavoro sulla Memoria, che l'Emilia-Romagna ha consolidato con l'approvazione della nuova legge regionale, perché una persona che non sa che cosa ha fatto e da dove viene non sa nemmeno che cosa vuole. E in questa sinergia con associazioni e istituti storici del territorio, la parte relativa alle testimonianze dirette, soprattutto nelle scuole e con gli studenti, sarà molto importante".
"Anche il popolo tedesco ha sofferto moltissimo durante il periodo nazista- ha riferito la Helga Schneider all'assessore- soprattutto i bambini. Si parla molto poco di questo e io posso testimoniarlo. Trovo molto importante andare nelle scuole a raccontare la mia esperienza, spiegare ai ragazzi, confrontarmi con loro e rispondere alle loro domande".
Schneider ha raccontato che, isolato dal resto del mondo dal sistema nazista, il popolo tedesco disponeva solo dell'informazione controllata dal regime. "I miei in cantina- ha spiegato durante l'incontro- ascoltavano di nascosto la BBC, rischiando molto, perché era proibito. In questo modo capivamo che quanto Goebbels raccontava erano delle bugie incredibili! Oggi viviamo in un'era tecnologica in cui le informazioni sono disponibili dopo pochi minuti. Tutto ciò è meraviglioso ma anche pericoloso, soprattutto per i più giovani, perché comporta a una forte esposizione a propagande terroristiche".
Ha raccontato poi la vicenda della madre: "Mi disse di aver fatto un corso di disumanizzazione per poter lavorare dentro i campi di concentramento. Soprattutto le guardiane delle SS dovevano essere in grado di sopportare la vista delle crudeltà. Questo lavaggio del cervello le è rimasto per tutta la vita".

Pensiero del lunedi 29 agosto 2016


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lunedi 29 agosto 2016


« A tutte le vostre preghiere e a tutte le domande che vi ponete, interiormente ricevete delle risposte. Se non le udite, è a causa dello spessore degli strati opachi di cui vi siete circondati lasciandovi andare a pensieri, sentimenti, desideri e azioni che non erano ispirati dall'amore, dalla saggezza e dalla verità. Cominciate a far cadere quelle mura, e potrete udire.
Certo, è anche possibile che la risposta che riceverete non sia facilissima da accettare. Quando vi dibattete in una situazione inestricabile chiedendovi come uscirne, avete la tendenza a immaginare che una soluzione apparirà e vi tirerà fuori di lì, come grazie a un colpo di bacchetta magica. Eh no, quella soluzione potrebbe esigere grandissimi sforzi. Ma non indietreggiate; se quella è veramente la soluzione, pur se dolorosa, vale più di tutte le incertezze e le angosce in cui vivevate fino ad allora. Perché potete star certi che le sofferenze non vi abbandoneranno finché non accetterete di compiere quegli sforzi.  »

Omraam Mikhaël Aïvanhov


domenica 28 agosto 2016

Chi e’ Rama nel Mantra Hare Krishna?

Domanda Manonatha ho una domanda per te. Sono un neofita della cdk e cerco con disciplina di studiare i libri di Swamiji e di seguire le norme da Egli suggerite. Occasionalmente sorge una domanda riguardo a Rama. Se Vishnu è un’emanazione del Signore Krishna credo di non sbagliare dicendo che Rama è un’emanazione di Krishna. [...more]

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venerdì 26 agosto 2016

Può esserci vera pace nel mondo

Conversazione — April 27, 1976, Auckland, Nuova Zelanda, 27 aprile 1976 Ci può essere una condizione molto pacifica nel mondo intero. E’ semplicemente mal gestito da leader farabutti. Altrimenti le persone possono vivere molto pacficamente, mangiare sontuosamente, risparmiare tempo, e non vi è alcuna necessità di fermare le minime necessità di vita. C’è predisposizione per [...more]

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Vera felicità è tornare a casa, tornare da Dio

Srimad Bhagavatan 6.2.16 — Vrndavana, 19 settembre 1975 Nel complesso, la conclusione è che chiunque sia in questo mondo materiale è un peccatore. Chiunque. Altrimenti non avrebbe ottenuto questo corpo materiale. Proprio come chiunque sia in prigione, si può concludere che egli sia un peccatore, un criminale. Non hai bisogno di studiarne uno dopo l’altro. [...more]

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Ognuno individualmente si prende cura di se’

Bhagavad-Gita 1.26-27 — Londra, 21 luglio 1973 Se pensiamo: “In questa esistenza materiale starò al sicuro, assistito dalla mia società, dall’amicizia, dall’amore, dal Paese, e dalla politica e la sociologia”, “No, no, signore, non è possibile”. Non è possibile. Tu devi prenderti cura di te stesso. La vostra cosiddetta società, amicizia, amore, Paese, nazione, non [...more]

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Uccidere una mucca o un vegetale: c’è una reazione

Conversazione — Melbourne, 23 aprile 1976 Mr. Dixon: La critica sul consumo di carne deriva dal fatto che gli animali hanno le loro vite che sono concesse… Prabhupāda: Il vegetale ha vita. Mr. Dixon: Sì. Quello che sto chiedendo è: perché gli animali hanno una priorità più alta nella vita rispetto alla verdura? Prabhupāda: Nessuna [...more]

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Il movimento per la coscienza di Krishna è onnicomprensivo

Lettura all’università — Calcutta, 29 gennaio 1973 Questo Movimento per la Coscienza di Krishna è onnicomprensivo. Può risolvere tutti i problemi del mondo: politici, sociali, economici, religiosi, tutti. E’ onnicomprensivo. Quindi la mia richiesta è, siccome sto lavorando ora con i miei discepoli americani e discepoli europei, perché non con gli indiani? Penso che in [...more]

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L’essere vivente è nel corpo grossolano e nel corpo sottile

Conversazione — Melbourne, 20 aprile 1976 Carol Jarvis: Lei mi ha detto in precedenza che si fanno migliaia di dollari al giorno per le vendite dei vostri libri. Prabhupāda: Sì. Carol Jarvis: Se volete che i vostri pensieri siano trasmessi ad altre persone, perché li vendete e ricavate denaro da essi? Prabhupāda: In caso contrario [...more]

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Dio è il Padre Supremo, il Proprietario Supremo, l’Amico Supremo

Bhagavad-Gita 2.13 — Pittsburgh, 8 settembre 1972 Quindi, come trasmigra l’anima? Supponiamo che dopo questa vita io ottenga una vita migliore, ciò è buono. Ma se ottengo una vita inferiore, allora qual è la condizione? Supponiamo che la prossima vita io ottenga la vita di un gatto o di un cane o di una mucca. [...more]

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Tentare di diffondere il movimento è il tuo Sadhana

Lezione — Los Angeles, 15 novembre 1968 La coscienza di Krishna è così bella. E questa ne è la prova: tutti questi ragazzi. Qualsiasi uomo può venire e chiedere a loro come si sentono. A meno che non si senta una qualche soddisfazione spirituale, come possono rinunciare a tutto ed essere impegnati in questo canto [...more]

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La storia serve per capire le attività dell’uomo di prima classe

Srimad Bhagavatan 6.1.20 — Chicago, 4 luglio 1975 Questo Kurukṣetra è un dharma-kṣetra. E non è chiamato dharma-ksetra perché lì ci fu una battaglia e Krishna era sul quel campo di battaglia. A volte viene interpretato così. Ma in realtà Kurukṣetra era un dharma-kṣetra da molto, molto tempo. Nei Veda si afferma: kuru-kṣetre dharmam ācaret, [...more]

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Srimad Bhagavatan 3.25.12 — Bombay, 12 novembre 1974 Quindi questa è la vita materiale, pavarga. E se la si vuole vanificare, ciò si dice apavarga. Così, qui si dice: apavarga-vardhanam, come incrementare l’interesse per la liberazione. La gente è diventata così ottusa, non capisce qual è il significato di liberazione. Non capiscono. Proprio come gli [...more]

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Pensiero del venerdi 26 agosto 2016


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venerdi 26 agosto 2016


« Sulla terra ci sono luoghi e territori dove non potete entrare se non presentando un lasciapassare, un passaporto, un visto. Sappiate che ciò è ancora più vero per il mondo divino. Non è sufficiente che decidiate di presentarvi alle porte del Cielo perché queste si aprano. Lì ci sono entità che vi dicono: «Aspettate, prima dobbiamo vedere chi siete e se possiamo lasciarvi entrare».
Su cosa si basano quelle entità per pronunciarsi? Sulle vostre virtù. Ogni volta che avete agito conformemente alle virtù divine, esse imprimono in voi il loro sigillo, ciascuna di esse lascia su di voi delle tracce, delle impronte, ed è questo il vostro lasciapassare. Quando, muniti di quel lasciapassare, vi presentate alle frontiere del mondo divino, scatta una sorta di meccanismo e voi entrate. Forse non sarete ammessi immediatamente nel Sancta Sanctorum, però entrate. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov



giovedì 25 agosto 2016

Glorificazione



 

Tridandisvami Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja

GLORIFICAZIONE DI SRI RADHA NEL GIORNO DI JANMASTAMI
Mathura 20 Agosto 2003


(Circa 250 devoti occidentali e indiani si sono riuniti alla Sri 
Kesavaji Gaudiya Math a Mathura, India, ed alcuni sono arrivati ieri, 
proprio in tempo per partecipare alla festa di Janmastami. Param 
Pujyapada Srila Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja è entrato nel 
tempio dopo che i devoti hanno cantato i bhajan del mattino durante le 
ore precedenti. Dopo aver circumnambulato le divinità Sri Sri Radha 
Vinod Bihariji, Sri Caitanya Mahaprabhu e Sri Giriraja Govardhana, che 
erano vestiti con un nuovo delizioso abito color rosa-porpora con dei 
ricami dorati, Srila Maharaja si è seduto sul vyasasana. Come fa tutti 
gli anni in questo santo giorno, Maharaja ha chiesto ai devoti di 
cantare la Sri Mangala-gitam di Sri Jayadeva Gosvami, e poi ha 
spiegato il significato della canzone. A volte ha parlato in inglese, 
ma per la maggior parte della lezione ha parlato in Hindi e le parti in 
Hidi sono state tradotte da Sripad Madhava Maharaja e Sripad Aranya 
Maharaja.)

Questo kirtan glorifica Bhagavan Sri Krsna, ma in realtà descrive le 
glorie di Srimati Radhika. Questo perchè le glorie più grandi di Krsna 
si manifestano solo in presenza di Radhika.

Il kirtana comincia:

srita kamalakuca-mandala! dhrta kundala! e

Questo verso significa che Krsna si sta rifugiando al petto di Srimati 
Radhika; ciò avviene quando Lui vede Radhika. Srila Prabhpodananda 
Sarasvati descrive come, semplicemente dopo averLa vista e sotto 
l'influenza del Suo mahabhava, il flauto di Sri Krsna cade dalle Sue 
mani, la Sua piuma di pavone cade a terra, il Suo pitambara (chaddar 
giallo) scivola giù e Lui Stesso comincia a svenire. In quel momento 
Egli si rifugia al petto di Srimati Radhika.

In questo verso Sri Prabhodananda Sarasvati prega: "Quando compirò i 
rasa-upasana di Srimati Radhika?" Rasa-upasana significa rendere 
servizio a Sri Sri Radha e Krsna seguendo le orme di Srila Rupa Manjari 
e Rati Manjari. In questo verso Krsna vede Radhika da distante, Lui sta 
uscendo di casa per portare le mucche al pascolo. Krsna sta per svenire 
e Madhumangala lo sostiene e dice: "Amico mio cosa ti succede? Cosa 
stai facendo? Nanda Baba e Yashoda ti possono vedere."

"Dhrta-kundala". I Kundala (orecchini) di Krsna, e tutti gli ornamenti 
e gioielli che decorano le Sue orecchie rappresentano le meravigliose 
parole di Srimati Radhika. Ascoltando la dolce voce di Radhika, il 
flauto di Krsna cade a terra.

"Kalita-lalita vanamala". Kalita significa estremamente bello. Krsna 
indossa una bellissima vanamala, ghirlanda fatta di fiori di foresta. 
Ci si può chiedere chi ha fatto quella ghirlanda, e la risposta è che 
Simati Radhika Stessa l'ha fatta e gliel'ha messa attorno al collo.

"Jaya jaya deva! hare." La parola Jaya viene cantata due volte ed ha 
due significati. Jaya Jayadeva hare significa "tutte le glorie 
all'amata ed adorabile divinità di Jayadeva Gosvami", ma può anche 
significare: "Possa questo Bhagavan Sri Krsna che viene glorificato da 
questa canzone, essere vittorioso."

Mahaprabhu ha sempre il sentimento di Srimati Radhika, ma quando 
ascoltò questa canzone il Suo sentimento cambiò e divenne quello di 
Krsna. In quel momento voleva abbracciare la ragazza che stava 
cantando, pensando fosse Radhika, Lalita o Visakha. Perciò quando fu 
fermato dal suo servitore Govinda, Mahaprabhu lo abbracciò e disse: 
"Stavo per cambiare il mio sentimento e la mia natura con quella di 
Krsna, ma tu Mi hai fermato. Se non lo avessi fatto, avrei fallito 
l'obiettivo per cui sono apparso in questa forma, e tutti avrebbero 
scoperto che sono Krsna. Mi hai salvato." Questo è il primo 
significato, e nel secondo significato Mahaprabhu sta dicendo a 
Govinda: "Mi hai salvato. Se avessi toccato quella donna sarei caduto 
in un torrente annegandovi." Perciò ci sono due significati utili e 
profondi.

Molti sannyasi, lasciano l'ordine di rinuncia perchè amano associarsi 
con le donne. Giustificano ciò dicendo: "Molte donne vengono da me. 
Cosa posso fare? Vengono automaticamente senza il mio invito." Sri 
Caitanya Mahaprabhu non ascolterà queste argomentazioni, quindi dovete 
essere molto cauti. Se una donna vi avvicina con un sentimento di 
godimento, datele uno schiaffo o parlatele duramente. Sono molto 
intransigente su queste cose. anche se la mia natura è calma, su questi 
argomenti sono molto duro. Non posso tollerarlo. Le ragazze devono 
essere molto attente al motivo per il quale vengono qui. A volte 
vengono per far cadere e sedurre brahmacari o sannyasi, e io le ho messe in 
guardia di non venire per questo. Devono venire solo per ascoltare 
Hari-katha e diventare molto forti nella coscienza di Krsna. Devono 
venire per sviluppare l'amore e l'affetto che hanno le gopi, cercando 
per prima cosa di amare il Guru e i veri Vaisnava. Chiedo a tutti - 
sannyasi, brahmacari e ragazze - di essere molto attenti a questo 
riguardo. Ho molto affetto per le mie figlie, ma su ciò voglio essere  
molto severo con loro.

"Bhava-kandana". Bhava significa l'infinito ciclo di nascite e morti 
ripetute e le sofferenze di questo mondo materiale. Sri Krsna mette 
fine alle sofferenze della nascita e della morte delle jive di questo 
mondo. Le gopi di Vraja, hanno un altro tipo di sofferenza. Per loro 
sofferenza significa separazione da Krsna. Radhika e le gopi provano 
grande separazione da Lui, e Krsna pone fine a questa sofferenza. 
Quando c'è separazione, Krsna si manifesta nella forma di sphurti 
(visione), e di persona le risolleva dal fuoco della separazione.

"Muni-jana-manasa-hamsa." Krsna Bhagavan è il cigno che suona sul lago 
delle menti dei muni come Narada Muni, Srila Sukadeva Gosvami e 
sicuramente Sri Jayadeva Gosvami, che non è meno di Rsi Narada o 
Sukadeva Gosvami.

Alla fine del kirtana Srila Jayadeva prega: "Idam kurute mudam". Mudam 
significa pieno di gioia. Lui prega: "Possa l'intero mondo essere 
felice ed auspicioso." Lui prega Krsna, a nome di tutte le persone di 
questo mondo, di manifestare nei loro cuori i passatempi trascendentali 
descritti in questo kirtana. Lui è molto misericordioso, proprio come 
Srila Rupa Gosvamipada che ha pregato "Hrdaya-kandare sphuratu vah 
saci-nandanah", possa Sri Sacinandana manifestarsi nella parte più 
recondita del cuore di tutti. Srila Rupa Gosvami non prega per se 
Stesso, prega che Sriman Mahaprabhu possa manifestarsi nel cuore di 
tutti. I Vaisnava hanno una misericordia senza causa; loro pregano 
Krsna per conto di tutte le jive.

In conclusione Sri Jayadeva Gosvami dice: "Mangalam-ujjvala-gitam", 
indicando che questa canzone è piena di unnatojjvala-rasa, il 
parakiya-rasa trascendentale di mahabhava-svarupini Srimati Radhika.

(Srila Maharaja chiede a tutti i devoti di cantare il 
Dasavatara-stotram di Jayadeva Gosvami, e alla fine del kirtan il 
cantante ha detto "jaya Dasavatara, Jaya Dasavatara!"- tutte le glorie 
ai dieci avatara."

Srila Narayana Maharaja: Non cantare questo verso finale. Questa 
canzone non è la glorificazione dei dieci avatara. "Kesava! 
Dhrta-dasa-vidha-rupa!" Questa è la glorificazione di Kesava, 
Krsnacandra, Syamasundara, Vrajendranandana. Puoi cantare "Jaya 
dasavatari -tutte le glorie a Sri Krsna che è l'origine di tutti gli 
avatra."

(I devoti cantano Sri nanda-nandastakam e Sri 
Radha-krpa-kataksa-stava-raja, come fanno tutti gli anni in questo 
giorno.)

Srila Maharaja: Quando Srimati Radhika ascolta Sri Nanda-nandastakam 
diventa molto felice e vuole dare una benedizione. Lei concederà i 
piedi di loto del suo prana-vallabha (l'amato respiro della sua vita) 
Sri Ksna al devoto che le recherà molta gioia nel cantare questo 
astakam. Invece se si canta Sri Radha-krpa-kataksa-stava-raja, che 
glorifica Srimati Radhika, Krsna sarà molto felice e concederà al 
devoto i piedi di loto della Sua amata Srimati Radhika.

Sri Nanda-nandastaka è emanato originariamente dalla bocca di loto di 
Srimati Radhika, e lei lo canta per Krsna, alla visione di Lui quando 
ne è separata, o direttamente a Lui. Poichè la Sua bellezza lascia 
senza fiato, Radhika descrive ogni parte del Suo corpo. Allo stesso 
tempo Krsna pensa: "Nessuno ha le qualità che possiedo. Nessuno è bello 
quanto me. Ma c'è una persona- Srimati Radhika- che ha centinaia di 
volte in più le qualità che Io possiedo. Lei è il mio prema-guru." 
Questo viene spiegato nella Sri Caitanya Caritamrta, Adi-lila, capitolo 
4, dove viene anche esposto che le gopi hanno tutte le relazione con 
Krsna. Loro sono le Sue servitrici, maestre, amiche, madri ecc. Tutte 
le relazioni che gli altri hanno con Krsna sono presenti anche nelle 
gopi. Sappiamo che madre Yashoda cura protegge e nutre incessantemente 
Krsna, ma qualsiasi sentimento sia presente in Madre Yashoda, è 
presente in modo più intenso nelle gopi.

Il primo verso di Nanda-nandastakam è:

sucaru-vaktra-mandala sukarna-ratna-kundalam
sucarcitanga-candanam namami nanda nandanam

"Offro pranama a Sri Nanda-nandana, il cui viso meraviglioso è 
estremamente delizioso, dalle cui meravigliose orecchie pendono 
orecchini preziosi, e il cui corpo è saturo di fragrante profumo di 
sandalo."

Il viso di Krsna diventa estremamente bello quando vede Srimati Radhika 
nel corso della Rasa-lila. Srila Vyasadva non ha descritto la rasa-lila 
nel Bhagavatam, ma si è manifestata spontaneamente nel suo cuore sotto 
forma di visione e poi l'ha raccontata. Questa visione ha avuto luogo 
per misericordia di Krsna. Il Bhagavatam è uno Sastra eterno come i 
Veda, ma molto più elevato.

Perchè Krsna ha manifestato la rasa-lila? I devoti ordinari non possono 
comprenderlo, che dire di quelli che sono impegnati in attività 
peccaminose. Srila Rupa Gosvami spiega che Krsna è molto 
misericordioso; se non avesse portato la rasa-lila da Goloka Vrndavana 
in questo mondo, nessuno avrebbe avuto l'opportunità di capire. 
Ascoltando della rasa-lila dai puri devoti si sviluppa lobha, 
(desiderio trascendentale) per ottenere quel parakiya-rasa, 
unnatojjvala-bhava (amore per Krsna) che è molto difficile da ottenere. 
Krsna ha compiuto la rasa-lila per risvegliare il gusto in coloro che 
non sono qualificati e renderli così qualificati a gustare il rasa. Con 
la rasa-lila ha inoltre accresciuto il nettare gustato da coloro che 
già gustano il rasa. Lui è molto miseriordioso, e Radhika è ancora più 
misericordiosa di Krsna.

Il terzo verso del Radha-kundastakam di Srila Raghunath dasa Gosvami 
dice:

agha-ripur api yatnad atra devyah prasadam
prasara-krta-kataksa-prapti-kamah prakaman
anusarati yad uccaih snana-sevanu-bandhais
tad ati-surabhi Radha-kundam evaSrimati Radhikaayo me

(Per il piacere di Radhilka, persino Krsna stesso, desiderando ottenere 
il suo sguardo misericordioso, si bagna regolarmente nel Radha-kunda, 
osservando attentamente tutti i rituali appropriati. Possa il supremo 
incantevole Radha-kunda essere il mio rifugio.)

In questo verso viene spiegato che Krsna è misericordioso, Ma Lui 
stesso desidera la misericordia di Radhika. Lui si reca al Radha-kunda 
e seguendo tutte le regole e i regolamenti si bagna tre volte al giorno 
e poi adora Srimati Radhika pregando: "Per favore dammi il tuo 
krpa-kataksa, il tuo misericordioso sguardo, perchè se manifesti maan 
(gelosia e rabbia trascendentale) e mi ignori per un altro secondo, non 
potrò mantenere la mia vita." Questi sentimenti sono stati esplicitati 
da Sri Raghunath dasa, Srila Rupa, Srila Visvanath Cakravarti Thakura e 
Srila Bhaktivinod Thakura. Bhajana significa seguire le orme e recitare 
questi kirtana, sviluppare questi sentimenti, in modo che una visione 
del significato di questi kirtan e dei passatempi trascendentali si 
manifesti nel cuore.

Krsna ha compiuto innumerevoli passatempi, ma tra tutti la rasa-lila è 
suprema e potente. Abbiamo ascoltato molte volte di quando Yasoda lega 
Krsna bambino e questo passatempo ha una potenza inconcepibile. Ma la 
rasa-lila è milioni di volte più potente. Perciò Sukadeva Gosvami dice:

vikriditam vraja-vadhubhir idam ca visnoh
sraddhanvito 'nusrnuyad atha varnayed yah
bhaktim param bhagavati pratilabhya kamam
hrd-rogam asv apahinoty acirena dhirah
(SB 10. 33 39)

"Chiunque ascolta con fede e poi descrive gli scambi d'amore tra Krsna 
e le gopi di Vrndavana, otterrà il puro servizio devozionale a Krsna. 
Perciò velocemente il devoto diverrà sobrio e conquisterà la lussuria, 
la malattia del cuore."

Si dovrebbero ascoltare i dolci passatempi che Krsna compie con le 
damigelle di Vraja. Dobbiamo ascoltarli con 'anusrnuyat'. Anu significa 
sotto la guida del sad-guru e dei Vaisnava, e significa anche ascoltare 
continuamente, rendere servizio al Guru e poi descriverli. Quale sarà 
il risultato? "Bhaktim param bhagavati pratilabhya kaman". Qui la 
parola Kama significa prema-bhava; l'amore delle gopi si manifesterà 
nel cuore ed il risultato sarà che la lussuria sarà sradicata per 
sempre. Questo è il meraviglioso potere dell'ascolto e della 
descrizione della rasa-lila. Nei loro passatempi nara-lila persino 
Narada Rsi e Sankara erano incapaci di controllare la potenza della 
lussuria, ma la rasa-lila è chiamata param-vijaya-lila, il lila che 
permette di essere per sempre vittoriosi sulla lussuria. Nessuno ha il 
potere di vincere la lussuria, ma i nostri Gosvami hanno manifestato 
nei loro libri questo lila e i profondi bhava in esso contenuti così da 
renderci capaci di sconfiggere la lussuria ed entrare nel lila. Si deve 
rendere servizio a Sri Sri Radha Govinda nella rasa-lila, l'ultimo ed 
unico scopo della vita.

Gaura premanande!

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Inviato da: Angelo Russo <gaudyait@gmail.com>